Per difendere un alunno che sbagliava la punteggiatura, un maestro disse al direttore che la punteggiatura non era poi così importante.
Il direttore invitò l’alunno a scrivere un’altra frase. “Il maestro dice” dettò “il direttore è un asino”.
Il maestro insorse. “Ma che cosa dice. Ci mancherebbe! Non mi permetterei mai”
“E ora” continuò il direttore, mettiamo la punteggiatura. “Il maestro, dice il direttore, è un asino”.
La corretta punteggiatura è indispensabile per dare senso alla frase. Quanto poi a scrivere in modo chiaro sono ancora attuali le regole scritte nel 1946 da George Orwell in “Politics and English Language"
Il direttore invitò l’alunno a scrivere un’altra frase. “Il maestro dice” dettò “il direttore è un asino”.
Il maestro insorse. “Ma che cosa dice. Ci mancherebbe! Non mi permetterei mai”
“E ora” continuò il direttore, mettiamo la punteggiatura. “Il maestro, dice il direttore, è un asino”.
La corretta punteggiatura è indispensabile per dare senso alla frase. Quanto poi a scrivere in modo chiaro sono ancora attuali le regole scritte nel 1946 da George Orwell in “Politics and English Language"
Non usate mai una metafora, una similitudine o un’altra figura retorica che trovate scritta spesso
Non usate mai una parola lunga se una breve ha la stessa funzione
Se è possibile togliere una parola, toglietela
Non usate mai una frase straniera, un termine scientifico o in gergo se c’è un equivalente
Contravvenite a qualunque di queste regole piuttosto che dire qualcosa di decisamente barbaro
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